Lo studio della Divina Commedia di Dante, e in particolare del canto V dell’Inferno che ha per protagonisti le figure di Paolo e Francesca, ha talmente appassionato gli studenti della classe 2F della Scuola Secondaria del nostro Istituto, da dar vita a lavori straordinariamente originali e significativi.

Nel corso delle lezioni di italiano, i ragazzi hanno seguito con estremo interesse e partecipazione le vicende dell’amore tragico di Francesca da Rimini e Paolo Malatesta, le due anime che come colombe volano affiancate nella bufera infernale che trascina la schiera dei lussuriosi. La delicatezza e i toni affettuosi che il sommo poeta usa nel rivolgersi ai due personaggi e nel descriverne la storia e la passione, hanno avuto l’effetto straordinario di suscitare negli alunni compassione, coinvolgimento, immedesimazione, pietà.

Un’analisi del testo che è diventata immersione profonda nella vita rappresentata.

Leggendo Dante gli alunni si sono emozionati, l’hanno “scoperto” e l’hanno fatto proprio, calandolo nelle loro esperienze, nei loro sentimenti e nella loro umanità.

Per questo, l’insegnante ha proposto alla classe di raccogliere tutte le emozioni provate e di tradurle in un lavoro pratico, dando libero sfogo alla fantasia e alla creatività. Ogni alunno è stato invitato a produrre un elaborato a sua scelta che riuscisse a dire, in modo nuovo e originale, tutto quello che la storia narrata da Dante aveva procurato in lui.

I risultati sono stati sorprendenti: poesie di rara intensità e pagine di diario in cui un alunno scrive (citando allusivamente Cecco Angiolieri) “S’i fosse Dio, toglierei i lussuriosi dall’inferno e s’i’ fosse inferno li rifiuterei; s’i’ fosse lussurioso come essi sono, io non mi pentirei”.

Poi disegni, barattoli di vetro, gabbie e scatole di cartone in cui i due protagonisti sono diventati petali di rose, sali, candele, cuori, catene, lucchetti, fiori, bottoni legati per l’eternità da un fil di ferro… E ancora collage, fumetti, piccole tele dipinte con i toni rossi della passione e arancioni delle fiamme infernali, melodie originali codificate in un pentagramma e suonate dagli alunni…

L’insieme di attività laboratoriali, stimolando la motivazione e la partecipazione attiva degli studenti, ha promosso un approccio creativo, innovativo e personalizzato dell’apprendimento e del reale processo educativo.

Questa splendida esperienza ha dimostrato, infine, il valore profondo della letteratura, la sua attualità e la sua capacità di annullare il tempo e lo spazio: superando i secoli che li separano dalla scrittura della Divina Commedia, i nostri ragazzi hanno riconosciuto, nel mondo raffigurato da Dante, qualcosa di vivo, di attuale, di presente.

Imparare non è mai stato così facile e così affascinante!